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Descrizione
Percorso ad anello nel centro di Torre Pellice, completamente in piano.
L'itinerario per scoprire il centro storico e, attraverso i monumenti, i personaggi che hanno segnato la storia del luogo, inizia da Piazza San Martino, dove si affaccia il complesso della Chiesa di San Martino e dell’annesso Priorato Mauriziano.
Qui si trova la Fontana monumentale di Carlo Alberto, progettata dall’architetto Ernesto Mellano per volere del Re, come inciso nell’iscrizione: “Il Re Carlo Alberto al popolo che lo accoglieva con tanto affetto. 1845”. Carlo Alberto fu il sovrano che, il 17 febbraio del 1848, concesse i diritti civili e politici ai seguaci di Pietro Valdo. Ancora oggi la ricorrenza viene ricordata dalle comunità valdesi con celebrazioni e falò.
La passeggiata continua in via Repubblica e passa davanti all'ufficio turistico e al palazzo comunale. Si continua il percorso seguendo via Arnaud, fino a piazza Gianavello per imboccare viale Rimembranza dove si incontra il Monumento all’Alpino dello scultore Luigi Calderoni, inaugurato nel 1925 alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Fu eretto in memoria dei caduti nella I Guerra Mondiale ed è posto all'incrocio del viale Rimembranza con via Trento, dove si affaccia anche l'antica villa Morè, sede dell'omonima azienda dolciaria fondata nel 1886 di cui divennero celebri i fondants, le gelatine e i Cri Cri.
Il percorso torna nell'area pedonale che prosegue in via Arnaud. All'imbocco di via Beckwith – strada su cui si affacciano una serie di edifici rappresentativi della Chiesa valdese, come il Tempio Valdese e la Casa Valdese, dove ogni estate si tiene il Sinodo – c'è il monumento dedicato ad Henri Arnaud che nel 1689 guidò il Glorioso Rimpatrio: il ritorno dei valdesi esiliati in Svizzera, dopo l'editto che li obbligava alla conversione o all’espulsione. Il monumento, commissionato nel 1886 allo scultore torinese Davide Calandra che ne eseguì il bozzetto, fu realizzato solo nel 1925 dal suo allievo Emilio Musso. La statua in bronzo, su basamento in pietra di Luserna, rappresenta Arnaud vestito da ufficiale con la Bibbia infilata nella cintura.
La passeggiata prosegue in via Beckwith, passando davanti al monumento ai Partigiani, realizzato da Mantelli ed inaugurato nel 1973 fino al monumento agli ex Deportati ed Internati e ai caduti nei campi di concentramento, inaugurato nel 1956.
Per il ritorno è possibile imboccare via Deportati ed internati fino aviale Dante e dal viale ritornare su via Arnaud per proseguire fino a piazza San Martino da cui è iniziato l'itinerario. Lungo la strada di ritorno, all’altezza di via Roma, è possibile deviare per giungere al piazzale della stazione. Qui è posizionato il busto di Edmondo De Amicis, autore che frequentò la vallata e che definì Torre Pellice la “Ginevra Italiana” nel suo “Alle porte d'Italia” del 1888. Il monumento è opera dello scultore Leonardo Bistolfi e venne inaugurato il 20 settembre 1922 alla presenza della regina Elena di Savoia accompagnata dal presidente del Consiglio, Luigi Facta.