Glorioso Rimpatrio dei Valdesi (GRV)

  •  Partenza Prali - Fraz. Ghigo
  •  Arrivo Bobbio Pellice
  •  Lunghezza 18,6 Km
  •  Quota Minima 734 Metri
  •  Quota Massima 2.451 Metri
  •  Tempo 7.30 - 8 h
  •  Dislivello Salita 1.009 Metri
  •  Dislivello Discesa 1.723 Metri
  •  Difficoltà tecnica E 
  •  Periodo consigliato Estate

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Descrizione

L’itinerario è conosciuto a livello europeo soprattutto per l’enorme importanza storica che rappresenta, in quanto celebra e ripercorre l’impresa del “Glorioso Rimpatrio”. Si tratta di uno degli avvenimenti più importanti della storia dei Valdesi: nel 1689 il pastore Henri Arnaud, partendo dal lago Lemano (Svizzera), condusse un migliaio di uomini per 250 km attraverso la Savoia per riconquistare la loro terra d'origine, dopo l'esilio subìto a causa della propria fede, giungendo fino al villaggio di Bobbio Pellice. Il tratto italiano dell’itinerario, percorribile in 6 giorni e della lunghezza di 110 km, ha il punto di partenza sul confine francese al Colle del Piccolo Moncenisio, attraversa la Val Susa e la Val Chisone e termina nel paese di Bobbio Pellice in Val Pellice.

Viene di seguito descritta l'ultima tappa del percorso, da Ghigo di Prali a Bobbio Pellice: dall'abitato, passato il ponte di Ghigo, si segue la strada asfaltata. Si lascia a sinistra il sentiero che porta ai 13 Laghi e poco più avanti sulla destra l'imbocco che conduce al campeggio. Di lì a poco si giunge a un incrocio nei pressi della Borgata Giordano, dove termina la strada asfaltata e inizia la sterrata. In questo tratto iniziale la pendenza si fa sentire in maniera discreta. Si passa nelle borgate di La Rabiera, l'Albergia, e si prosegue in piano fino a Filharia e Selle da Val. Si prosegue dritto ignorando l'incrocio che a sinistra porta a Miandette.

Poco dopo Selle da Val, dove un vecchio vagone sopra un muretto di pietre recintato rappresenta la realtà passata di queste zone, la carrareccia si restringe diventando sentiero. Dopo un paio di rii si arriva al Ponte del Rio, un grosso ponte che attraversa un corso d'acqua abbondante. Pochi metri più avanti si giunge a un incrocio che conduce a destra al Vallone delle Miniere e al Passo di Brard e a sinistra al sentiero per il Colle Giulian. A parte il primo tratto nel bosco, la vegetazione è abbondante e invade il sentiero più volte. Non ci sono più incroci, se non sotto il Colle dove a sinistra un sentiero porta ai Ric. Perrucchetti. Caratteristico il Colle in parte su un muretto a secco, la cui traccia a destra e relativi cartelli indicano per il Passo di Brard, Colle Gran Guglia e Rif. Lago Verde. Mentre per proseguire verso Bobbio Pellice o anche Villanova la discesa è diretta, frontale sulle Bergerie Giulian.

Da qui, punto d'incrocio anche della sterrata GTA che scende a Villanova, per prateria, zona pascolo, in diagonale a mezza costa si scende velocemente, attraversando diversi rii, inclusi il rio Brard che scende dall'omonimo Passo. Sempre a mezza costa di fronte alla Guglietta il sentiero perde quota veloce sino ad arrivare nell'unico punto in cui bisogna fare attenzione, a causa del passaggio in una zona franosa tra due rii. Da qui il sentiero entra nel bosco e a mezza costa continua veloce fino a Prapic. Si prosegue fino a Giaussarant d'Amont dove il sentiero termina ed inizia la strada sterrata che porta a Serre Cruel; poi la strada diviene asfaltata alternata a tratti sterrati fino a Podio e da lì alla stele di Sibaud per scendere a Bobbio Pellice.

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