La frutticoltura in Unione Montana del Pinerolese è maggiormente sviluppata nei comuni di bassa valle.
Il comune di Bibiana presenta la maggior concentrazione di aziende frutticole. Le principali produzioni riguardano melo e actinidia, ma non mancano pesco albicocco susino e ciliegio.
La coltivazione delle piante da frutto ha subito negli anni una importante evoluzione che ha riguardato sia la tecnica culturale che l’introduzione di nuove specie frutticole e che ovviamente ha inciso sulla morfologia del paesaggio.
Se fino agli anni 50 la frutticoltura era basata sulla coltivazione di alberi di grande vigoria, posizionati in filari molto distanziati ed alternati a fasce coltivate a cereali o posizionati singolarmente in prati e pascoli, negli anni 60-70 viene introdotta la prima frutticoltura specializzata con piante posizionate in filari più ravvicinati e in appezzamenti dedicati per favorire le rese e la meccanizzazione delle operazioni culturali.
Negli ultimi anni, l’utilizzo di portainnesti a bassa vigoria ha permesso di ottenere piante di minor volume, più facilmente gestibili e di anticiparne la produzione.
L’introduzione dell’actinidia poi, a partire dagli anni 80 ha portato ad occupare grandi superfici, destinate in origine a vigneti, e a diventare la prima cultura per superficie investita a produzione nel comune di Bricherasio.
Negli ultimi anni si è sviluppata, anche a quote più elevate, la coltivazione dei piccoli frutti che ha permesso di recuperare suoli incolti in aree marginali.
Da segnalare poi l’attività a sostegno della frutticoltura, viticoltura, e orticoltura delle aree montane della Scuola Malva Arnaldi, centro di ricerca, formazione divulgazione in agricoltura, situato nel comune di Bibiana. La Scuola si occupa di conservazione, studio e valorizzazione delle biodiversità agrarie, con campi collezione di centinaia di antiche varietà di melo, pero, vite, ecotipi locali di castagno. La Scuola dispone anche di laboratori, campi sperimentali ed ampi locali per la formazione e la divulgazione.
Il Paniere dei Prodotti Tipici della provincia di Torino accoglie i prodotti agroalimentari e agricoli del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche sono prodotti in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono prodotti con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale.
Otto antiche varietà di mele coltivate nei comuni dell’Unione Montana del Pinerolese, Grigia di Torriana, Carla, Runsè, Dominici, Magnana, Calvilla bianca, Buras, Gamba fina, rientrano nella denominazione di “Antiche Mele Piemontesi”. Frutti straordinari scelti per i loro caratteri organolettici di grande pregio e perché si prestano a particolari usi in cucina (cotte, al vino, nel pane, in crostate di frutta) e sono state inserite nel Paniere dei Prodotti Tipici della provincia di Torino.