Il Vallone degli Invincibili, per l'ambiente suggestivo e selvaggio ancora integro che offre, ma soprattutto per l'importanza storica che riveste, è da considerare uno del siti turistici più interessarti della Val Pellice. Infatti, sotto le “barme" e tra gli anfratti quasi inaccessibili di questo vallone, verso la fine de sec. XVII trovarono rifugio numerosi Valdesi che si videro costretti a lasciare il fondovalle per sottrarsi all'imposizione di abiura, decretata da Vitttorio Amedeo II di Savoia, dopo la revoca dell'Editto di Nantes (1685). Questi rivoltosi, favoriti dalla profonda conoscenza di quei luoghi e sorretti dalle proprie convinzioni, diedero parecchio filo da torcere all'esercito Sabaudo che, seppur organizzato, non ad avere ragione di questi “ribelli".
Il percorso ad anello parte poco sopra la Borgata Bessé, dove si trovano un parcheggio e una bacheca informativa. Qui si imbocca il sentiero che si addentra nel vallone, che a breve appare in tutta la sua selvaggia grandiosità, dominato a sinistra dalla nera e strapiombante Rocca Ciabèrt e a nord dalla regolare e maestosa cima del monte Coumour. Il sentiero ora sale per brevi tornanti n parte scavati nella roccia o sospesi su vertiginosi muri a secco, ancora in buono stato di conservazione. Dopo circa trenta minuti si arriva al Bars dl'Ours, un ripido pendio sotto la guglia della Rubinella. Si prosegue ancora tra larici e ontani, superando valloncelli e piccoli torrenti fino ad arrivare a Barma d'Aut (1.513 m).
Si prosegue verso nord seguendo il sentiero che, in lieve salita, si inoltra verso la testata del vallone. Dopo una brave serie di tomanti si perviene all'Alpe Subiasco (1.874 m). Il percorso ora volge verso est per valicare la Roccia Peyroun (1.991 m) per poi salire decisamente verso nord, attraversando piccoli canaloni e vallonceli. Dopo un tratto in piano, lungo un costone erboso, si arriva nei pressi di una cava di marmo ormai abbandonata, a ridosso del colle Chiot del Cavallo, valico per la Val d'Angrogna.
Poco dopo si incrocia la sterrata che, in lieve discesa, scende all'alpe Caugis (2.007 m), dove è possibile trovare riparo per una sosta o un eventuale permrottamento, nel bivacco comunale. Dall'alpeggio si scende percorrendo la sterrata che, oltrepassata la località Pra la Comba e il Rifugio degli Invincibili (1.356 m), torna al punto di partenza.
Il sentiero è indicato da segnavia bianco/rossi e da frecce con il logo di un cinghiale.