Sistema idrografico principale e minore dell’Unione

Sistema idrografico principale e minore dell’Unione

Sono almeno 13 i bacini idrografici dell’Unione Montana del Pinerolese che si sviluppano intorno ai corsi principali dei torrenti Pellice, Chiamogna, Lemina, e Noce.

 

  • Il torrente Pellice

    Il bacino del torrente Pellice ha una superficie complessiva di 370 km quadrati (escluso il bacino del Chisone). L’asta fluviale, dalla sorgente alla confluenza con il fiume Po, ha una lunghezza di circa 53 km. Il torrente Pellice ha origine dalle falde del Monte Granero, a quota 2.387 m s.l.m., sbocca nel fondovalle a Villanova, dopo aver attraversato il lungo pianoro del Prà, circa 6 km, ove assume una direzione ovest-est, comune a tutti i corsi d'acqua delle Alpi Occidentali, e scorre incassato nel fondovalle. Dalle pendici laterali confluiscono i corsi d’acqua dei sottobacini dei Rii Rospard e Biglione e Liussa, dei torrenti Angrogna, Cruello, Subiasco Ghicciard Luserna e del Rivo Serabial.  

    Per quanto concerne gli altri elementi costituenti la rete idrografica superficiale, si segnala la presenza, nella parte montana del bacino, di pochi laghetti di origine glaciale. Sono presenti, inoltre, diversi canali artificiali che costituiscono la rete irrigua della porzione agricola pianeggiante del bacino.

    Il bacino del torrente Pellice presenta ampie superfici pascolive e boscate e zone dedicate ad attività agricole e industriali nei comuni di fondovalle.

    Dal punto di vista naturalistico si segnalano le zone umide nelle località Flissia, Blancio, Bocciardino e i Siti di interesse Comunitario riguardanti le aree fluviali Myricaria germanica e Prà-Barant.

  • Il torrente Chiamogna

    Il bacino del torrente Chiamogna è localizzato nei comuni di Prarostino, San Secondo di Pinerolo e Bricherasio e si estende per circa 33,5 km quadrati. E’ caratterizzato dalla confluenza di due aste principali: la prima, il Chiamogna propriamente detto, proviene dalle pendici meridionali della dorsale che dal Bric del Bule scende in direzione Est verso la località C. Colletta; la seconda, il torrente Tiramale, si origina lungo il fianco meridionale del Bric Poi. A valle di San Michele di Bricherasio, nel tratto compreso con la confluenza del Chiamogna di San Secondo, l’asta principale riceve l’apporto di alcuni affluenti provenienti da bacini laterali di modesta estensione. Il Chiamogna prosegue poi fino alla sua confluenza nel torrente Pellice in prossimità del confine tra i comuni di Garzigliana e Cavour.

  • Il torrente Lemina

    Il bacino del torrente Lemina si estende per 21,45 km quadrati e ha origine dalle pendici meridionali del Monte Fajè nei pressi del Monte Freidour e al confine tra i comuni di Pinerolo e di San Pietro Val Lemina. Dirigendosi verso sud scava la stretta e boscosa Val Lemina e continua a segnare il confine tra i comuni di San Pietro e Pinerolo, al quale appartiene la frazione Talucco.

    La parte montana è piuttosto stretta e regolare, senza eccessive differenze altimetriche tra le due creste che la separano dalla Val Noce e dalla Valle del Gran Dubbione. I due versanti della valle sono asimmetrici: il versante occidentale, che appartiene al Comune di S. Pietro Val Lemina, è più ampio e presenta un reticolo idrografico abbastanza sviluppato, costituito da numerosi rii di una certa rilevanza; il versante orientale, che rappresenta la parte più elevata del Comune di Pinerolo, con il grosso nucleo di Talucco, è solcato da affluenti di una certa importanza solo nella porzione più a monte.

    Numerosissimi sono i tributari di destra del Lemina, lungo tutto il suo percorso, da monte a valle; sono limitate a solo quattro aste quelli in sinistra idrografica.

    In corrispondenza col capoluogo di San Pietro la valle si allarga mentre il torrente, sempre con andamento verso sud, passa tra Abbadia Alpina e il centro di Pinerolo. Raggiunta la pianura cambia bruscamente direzione e punta verso est, sfiorando a sud il centro di questa cittadina. Il suo corso prosegue nelle campagne di Buriasco, Cercenasco e Virle, paese dove prende il nome di torrente Ramata. Raggiunta la frazione Oitana (Castagnole Piemonte) il corso d'acqua cambia ancora nome e diventa il torrente Oitana. Il suo corso poggia ora verso nord-est e passa nei pressi di Piobesi e Vinovo prima di gettarsi nel Chisola al confine di quest'ultimo comune con quello di La Loggia. Il Lemina rappresenta un'eccezione alla consuetudine per la quale gli affluenti sono generalmente più brevi del corso d'acqua principale nel quale sboccano. Alla confluenza con il Chisola la lunghezza del torrente (che in quel tratto si chiama Oitana) è infatti di 46,1 km.

  • Il torrente Noce

    Il bacino del torrente Noce si sviluppa a partire dalla base del versante meridionale del monte Freidour nella zona denominata Val Noce, e confina a sud con il sottobacino del Rio Torto e a nord con quello del T. Chisola.

    Ha un andamento orientato all’incirca secondo la direzione ovest-est; è circondato dai bacini del Chisola, del Lemina, del Rio Torto e del Rio Arcolero, suo affluente.

    Lo spartiacque con il Chisola è molto netto e segue la cresta con i rilievi più elevati del M.te Freidour, dei Tre Denti e del M.te Brunello, mentre il crinale condiviso con il bacino del Lemina si presenta decisamente più addolcito e di altitudine mediamente inferiore. Ancora meno marcato è lo spartiacque col Rio Torto che, partendo dalla Montagnetta, scende verso la piana attraverso una zona prevalentemente collinare.

    Il sottobacino dell’Arcolero aggrega piccoli bacini formati da torrenti (principalmente il R. Moretta, R. Besasca e R. Chiaretto) che hanno origine nelle vallette comprese tra la Rocca Due Denti e il Monte Brunello e confluiscono in Cumiana.

    Il Noce è un affluente del Chisola, in cui confluisce nei pressi della pianura di Cumiana.

Fonte :
Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna (ATAAI-ODV); Unione Montana del Pinerolese
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