Una pietra unica

Una pietra unica

Dai poli di estrazione nei comuni di Luserna San Giovanni, Rorà e Bagnolo Piemonte che si estendono per una superficie di circa 50 chilometri quadrati, viene estratta la Pietra di Luserna, conosciuta e commercializzata a livello mondiale.

Apprezzata sia per l’altissima qualità estetica che per le sue caratteristiche fisiche è un materiale brillante, inalterabile alle intemperie e resistente allo sfregamento ed è dotata di una resistenza impareggiabile.

La Pietra di Luserna è il prodotto delle trasformazioni metamorfiche e strutturali, avvenute fra 130 e 65 milioni di anni fa, di una roccia alpina di origine magmatica, è principalmente composta da mica bianca, feldspato, quarzo e mica verde. Quattro sono le sue varianti cromatiche: Grigio misto, Grigio scelto, Blu e Dorè a seconda delle percentuali variabili dei componenti.

Anticamente la pietra veniva utilizzata come un vero e proprio elemento della costruzione muraria, ma anche impiegata per la pavimentazione urbana, per la copertura degli edifici e nell’edilizia funeraria. Veniva utilizzata anche come materiale per la costruzione di cortili nobili e palazzi reali per apportare maggiore stabilità alla costruzione.

Oggi i grandi blocchi vengono tagliati con il filo diamantato e malta espansiva e i vari assortimenti sono utilizzati nell’edilizia pubblica e civile per la realizzazione di pavimenti, rivestimenti, arredi esterni ed interni con varie finiture del piano: naturale, fiammato, spazzolato, lucido, levigato e granigliato.

Numerosi sono gli esempi di contesti di pregio dove questa pietra è stata utilizzata, sia in passato, con le pavimentazioni esterne dei Palazzi Reali di Torino, Racconigi e Venaria Reale e la copertura a lose della Mole Antonelliana di Torino, sia in tempi attuali dove questa pietra viene scelta come elemento caratterizzante grandi opere di architettura moderna. La Pietra di Luserna è il materiale scelto per la pavimentazione dell’edificio che ospita il Museo del Louvre di Abu Dhabi inaugurato nel 2017.

    Fonte :
    Testi: liberamente tratti da pagina web Morina Pietre
    Foto: Unione Montana del Pinerolese; Italpietre
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